“L'area contrattuale non si tocca. Per noi, è evidente che la difesa dell'area contrattuale è una priorità, anzi sarebbe necessario un suo rafforzamento”. Così il segretario generale della Fisac, Agostino Megale, replica al presidente del Comitato per gli affari sindacali e del lavoro dell'Abi, Alessandro Profumo, in merito all'incontro di oggi tra i sindacati e l'associazione dei banchieri per il rinnovo del contratto nazionale, aggiungendo che: “Le distanze tra le parti continuano ad essere rilevanti, anche sull'area contrattuale”.
Sempre in merito all'incontro, il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil osserva: “Abbiamo colto una posizione da parte di Abi, sul tema dell'area contrattuale, diversa da quanto sostenuto a novembre, ma ancora non basta: l'area contrattuale, va ribadito, non si tocca. Inoltre, non riscontriamo, nella nuova proposta di Abi, un significativo cambio di passo né la volontà di una reale tutela dell'occupazione”.
Per Megale, poi, “solo partendo dalla difesa dell'area contrattuale, si può realizzare una risposta concreta ai problemi occupazionali e il rispetto del perimetro occupazionale. Anche per queste ragioni, al fine di difendere l'occupazione e le tutele oggi esistenti per tutti gli occupati del settore, abbiamo reso esplicita la necessità di un impegno di Abi, finalizzato a mantenere invariate tutte le tutele previste dalla legislazione sul lavoro per i vecchi assunti”.
Il numero uno della Fisac fa sapere, infine, che “diventa decisivo il fatto che, negli incontri del 23, 24 e 25 marzo, Abi presenti una proposta complessiva che ci metta nelle condizioni di valutare al Direttivo, già convocato per il 26 e 27 marzo, se si aprono o meno le prospettive di un negoziato che punti effettivamente a rinnovare il contratto, senza nessuna spada di Damocle legata alla scadenza del 31 marzo”.
Banche, Megale (Fisac) a Profumo: area contrattuale non si tocca
10 marzo 2015 • 00:00