“Il progetto di Banca del Sud per come viene anticipato dalla stampa ci lascia perplessi. Non siamo d’accordo infatti all’ipotesti di una gestione centralizzata degli interventi e riteniamo che non possa essere l’unico strumento per il sostegno allo sviluppo”. Lo dice Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil siciliana, a proposito del piano del ministro Tremonti che sara’ oggi discusso in consiglio dei ministri. “Pensiamo che strumenti come il credito di imposta alle imprese che investono in settori innovativi – afferma Maggio- vadano garantiti e su scala poliennale. Il fallimento del mediocredito siciliano- aggiunge- e’ ascrivibile proprio a una non specifica finalizzazione degli interventi e a una invadenza della politica: mi chiedo come una Banca del Sud verrebbe sottratta a questi pericoli”. Quanto a un ruolo delle istituzioni locali nel progetto, rivendicato dal governatore Raffaele Lombardo, Maggio sostiene che “nulla da eccepire ci sarebbe se parlassimo di istituzioni con le carte in regola sul fronte degli interventi e delle politiche di sviluppo, ma cosi’ non e’”.
Banca del Sud: Cgil Sicilia, molti dubbi
15 ottobre 2009 • 00:00