“La sanità trentina ha davanti a sé sfide fondamentali ed è importante che sia stato finalmente nominato, sia pure con una procedura eccessivamente "riservata", il nuovo direttore”. Cgil Cisl Uil del Trentino commentano la decisione della giunta provinciale che oggi ha concluso la selezione individuando il nome del nuovo vertice dell'azienda sanitaria. “Ci congratuliamo con Paolo Bordon – dicono Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti -. Lo attende un lavoro intenso e impegnativo perché la sanità trentina ha bisogno finalmente di avviare concretamente il processo di riorganizzazione”.
Per Cgil Cisl Uil bisogna compiere scelte lungimiranti e orientate ad un giusto equilibrio tra qualità delle prestazioni e risorse disponibili, sdoganandosi da logiche di mero consenso politico e garantendo la massima trasparenza delle procedure. Per le tre confederazioni resta prioritario assicurare l'accesso a cure di qualità a tutti i cittadini, a prescindere da dove risiedono ed il decollo del nuovo piano ospedaliero. “Negli ultimi mesi sono stati annunciati dei cambiamenti. E' ora che agli annunci seguano i fatti – ribadiscono -. Gli ospedali periferici devono essere sempre di più il fulcro di servizi territoriali e continuare a svolgere il loro importante ruolo in termini di prevenzione, medicina di base e fasi “post acuzie". Le specializzazioni più complesse e delicate vanno progressivamente concentrate, ma Trento e Rovereto devono rimanere i due presidi più importanti del territorio. Per il NOT si dovranno finalmente avere tempi certi di inizio lavori e per la protonterapia piena integrazione nei Lea del Servizio sanitario nazionale."
Servono scelte urgenti per qualificare la sanità pubblica riducendo le spese superflue, per recuperare e ripristinare tempi di attesa più veloci per le visite specialistiche, esami diagnostici ed interventi chirurgici, rendendo più equi i livelli di compartecipazione e valorizzando le competenze e le professionalità di tutti gli operatori sanitari. E proprio sul fronte del personale sanitario Cgil Cisl Uil del Trentino auspicano si dia seguito concreto al piano di potenziamento degli organici, in affanno per il blocco del turn over e per la nuova turnistica imposta dall'adeguamento alla direttiva comunitaria.
“Il nuovo direttore ha davanti un compito non semplice. Auspichiamo che possa compiere in piena autonomia e competenza le decisioni attese dalla nostra sanità. Come già fatto in passato, con chi lo ha preceduto, noi assicuriamo che faremo la nostra parte, senza rinunciare al nostro ruolo di pungolo per un miglioramento della sanità trentina”, concludono Grosselli, Pomini e Alotti.