“L’unico obiettivo raggiunto è stato quello di essere riusciti a riunire il Tavolo per il Patto per lo sviluppo e ad aggiornarlo al 9 settembre prossimo, ma di impegni precisi sulle questioni dello sviluppo e dell’occupazione, non si ha nessuna notizia”. E’ il commento della Cgil di Avellino, dopo la riunione del Tavolo per il Patto per lo Sviluppo di questa mattina.
“Chi ha voluto caricare di importanza e di aspettative l’incontro di oggi ha fatto certamente una brutta figura – è il commento di Antonio Famiglietti, segretario organizzativo della Cgil, presente al tavolo – si ha l’impressione che si sia trattata di una nuova kermesse elettorale degli stati generali del centrodestra campano, poiché non una parola è stata spesa sulle questioni e sulle misure presentate dal Patto per lo Sviluppo. La decisone della regione sulla candidatura dell’Irpinia quale progetto pilota per le aree interne, la Lioni-Grottaminarda, la vicenda Isochimica non sono state nemmeno accennate, tanto per citare alcuni ambiti che la CGIL aveva sottoposto all’attenzione del Tavolo e che dovevano essere affrontate. Oggi registriamo la disponibilità di Caldoro per il 9 settembre prossimo ad un incontro a Napoli con tutti i soggetti del Patto. Poca cosa rispetto alla presenza registrata oggi di autorevoli rappresentanti della maggioranza, che però, ancora una volta – aggiunge Famiglietti – hanno dimostrato di non avere alcun mandato a ragionare sui progetti e continua la latitanza della Regione Campania
Nessun impegno dopo dodici mesi rendono l’idea di quale possa essere la volontà della Regione a spendersi e spendere per l’Irpinia. Anche i pochi elementi addotti dall’assessore Martusciello, riguardo all’accelerazione della spesa, che in Irpinia si è tradotta in minimi e non strutturale né sinergici contributi ai singoli comuni, ci illustrano uno scenario ben diverso. Avremmo immaginato che un anno fosse un tempo congruo per poter ascoltare oggi quali linee la Regione Campania ha strutturato in un ottica di sviluppo per la Provincia di Avellino e quali sono gli impegni precisi in termini di spesa e di sostegno politico amministrativo sulle questioni urgenti. Non siamo ancora in grado di sapere se il Patto costituisce nella mente dl governo Regionale una vetrina di buone azioni ed intenzioni alle quali non dare alcun seguito o se invece può essere lo strumento, con tutte le sue declinazioni, per una nuova politica di intervento a sostegno delle aree interne della regione. A questo punto – conclude Famiglietti – l’ultima spiaggia è quella di un coinvolgimento attivo e responsabile dei sindaci, unitamente alle istituzioni, dei comuni irpini, affinché attraverso sollecitazioni, pressioni e mobilitazione comune, venga dato alla Provincia di Avellino, quello che da tempo tutti promettono ma nessuno mantiene”.
Avellino: Cgil, su Patto sviluppo mancano impegni
5 agosto 2014 • 00:00