PHOTO
Nella notte del 3 luglio dopo una trattativa serrata e complessa, è stata sottoscritta, con la direzione aziendale Autogrill, l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale che interesserà circa 8mila addetti su scala nazionale.
L'azienda, che da anni sconta una pesante crisi di volumi e fatturato in Italia, tanto da ipotizzare una progressiva uscita dal nostro mercato, aveva chiesto alle organizzazioni sindacali di rinegoziare le voci di costo dirette e indirette del contratto integrativo scaduto da anni. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno responsabilmente accettato la sfida anche per impedire atti unilaterali divenuti ormai drammaticamente di routine nei complessi scenari della contrattazione del terziario e del turismo.
Sono stati preservati importanti istituti quali le pause e le ferie, alcune condizioni del passato sono state sostituite da forme innovative di welfare aziendale. Le voci di premio fisso (premio di produzione e terzo elemento) che l'azienda voleva rendere per due terzi variabili legandoli ad indicatori economici, sono stati conservati. Sono state definite soluzioni temporanee di calmierazione del costo del lavoro.
Miglioramenti sono stati apportati al sistema di retribuzione variabile (1.300 euro), al mercato del lavoro; un maggior ruolo è stato infine affidato alle relazioni sindacali di unità di vendita che potranno discutere di nuove e importanti materie. La parola ora passa ai lavoratori che saranno chiamati a esprimersi col voto referendario entro il 20 settembre.
"Un’intesa difficile, maturata in un contesto complicato e non privo di momenti di forte tensione, che ha prodotto un risultato unitario, articolato, che potrebbe rappresentare un buon punto di partenza per una nuova stagione delle relazioni sindacali con Autogrill” ha affermato Cristian Sesena, segretario nazionale della Filcams Cgil. “Con questo accordo le lavoratrici e i lavoratori decidono di investire sull'azienda. Ora tocca proprio ad Autogrill, a partire dalle prossime imminenti gare sulle concessioni, non tradire la fiducia dei suoi operatori, riaffermando la propria presenza e la propria leadership sul mercato".