“Il metodo usato per le nomine all’Autorità delle comunicazioni rappresenta un’importante occasione mancata di rinnovamento”. Lo sostiene Fulvio Fammoni, presidente Fondazione Di Vittorio e Componente del comitato per la libertà d’informazione.

“Prima sono girate indiscrezioni sulle nomine
– spiega - poi si è chiesto l’invio di curricula di cui non si è tenuto conto,  le nomine finali richiamano in gran parte le indiscrezioni originarie.  Non è stato dunque né  innovato Il metodo , né reso più limpido il percorso. Neppure audizioni da parte delle Commissioni Parlamentari, o dichiarazioni esplicite relative ad eventuali conflitti di interessi”.

“Non c'è quindi da esprime nessun giudizio
di merito sulle persone – conclude Fammoni -  ma è certo che un’altra importante occasione è stata mancata”.