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Sono festività di lotta, queste, per migliaia di lavoratori del gruppo Auchan e Sma, acquisito la scorsa estate da Conad. Un passaggio che, solo in Lombardia, coinvolge ben 3.100 dipendenti del colosso francese su un totale di 6.600. E’ il motivo delle proteste e degli scioperi che vanno avanti ormai da mesi.
I lavoratori hanno incrociato le braccia, per 8 ore, anche l'antivigilia di Natale in tutta Italia. In concomitanza con lo sciopero, davanti alla sede di Regione Lombardia si è svolta la manifestazione organizzata dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs contro il piano di riorganizzazione di Conad. A Brescia, si replica anche alla vigilia del nuovo anno. Oggi, 31 dicembre, braccia incrociate e manifestazione davanti alla Prefettura.
Ben 650 esuberi sono infatti previsti solo nella sede milanese di Rozzano, oltre 1.000 nei 7 ipermercati sul territorio che ancora non hanno trovato una destinazione. Alcuni punti vendita del Bresciano hanno già cambiato nome e volto, ma il destino di molti altri non è ancora chiaro, soprattutto degli ipermercati di Concesio, Mazzano e Roncadelle. Il rischio, concreto, è che vengano ridimensionati se non addirittura chiusi.
"Negli ipermercati si prevede una riduzione delle superfici dei punti vendita mediamente del 30-50% – spiegano in una nota Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Lombardia –. E questo significa un forte rischio che Conad crei una “bad company” dove abbandonare i lavoratori in esubero. Nei negozi già passati, i lavoratori stanno soffrendo per un peggioramento delle condizioni di lavoro (orari di lavoro, turni, festivi)."