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Si è tenuto oggi, 24 gennaio, a Castelnuovo Rangone, l’attivo dei delegati Cgil del distretto di Vignola (Modena), che ha visto la partecipazione di oltre 100 tra delegate e delegati dai luoghi di lavoro e attivisti del sindacato pensionati. Una mattinata dedicata al racconto e alla discussione sulla vertenza dei lavoratori delle false cooperative appaltatrici, presenti all’interno del sito della Castelfrigo fino allo scorso anno.
“Ricordiamo che da oltre 100 giorni, 70 lavoratori sono in protesta permanente davanti all’azienda per denunciare le condizioni di lavoro all’interno del sito Castelfrigo – dice Anna Paragliola, coordinatrice Cgil Vignola –, un’azienda emblematica del distretto delle carni, che fonda la sua ricchezza su un’organizzazione del lavoro basata sull’uso pervasivo di appalti a false cooperative e a finte società di manodopera. Un sistema che la Cgil di Modena e le sue categorie denunciano da più di quindici anni, e che sta ponendo seri problemi sociali, che vanno dallo sfruttamento del lavoro all’illegalità diffusa”.
“Già all’inizio dello scorso dicembre – continua la sindacalista –, avevamo denunciato il costo sociale che questo tipo di vertenza porta con sé e avevamo chiesto alle istituzioni di lavorare per mettere in campo tutti gli strumenti necessari per ripristinare una condizione di legalità e richiamare le aziende committenti alle proprie responsabilità”. L’obiettivo della mattinata è stato quello di raccontare a delegate e delegati delle altre aziende del territorio quanto avvenuto negli ultimi giorni del 2017, in particolare rispetto all’intesa separata e discriminatoria siglata dalla Fai Cisl due giorni prima della firma dell’accordo unitario raggiunto da Cgil, Cisl e Uil regionali con la Regione Emilia Romagna, Confindustria e Aci, chiuso il 29 dicembre”. Un accordo, quest’ultimo, fortemente voluto anche dal sindaco Paradisi di Castelnuovo Rangone, che ha partecipato ai lavori dell’attivo Cgil.
“L’accordo del 29 dicembre – prosegue la coordinatrice Cgil di Vignola – ha l’ambizione di prevedere la ridefinizione di un nuovo modello di sviluppo dell’intero distretto, al fine di contrastare le cooperative spurie, la diffusa illegalità e irregolarità contributiva e fiscale, lo sfruttamento del lavoro, per ridefinire un modello produttivo che coniughi qualità dei prodotti con qualità del lavoro”. Un lavoro cominciato lo scorso 15 gennaio presso la Regione, anche alla presenza di funzionari del Mise e del ministero del Lavoro, che dovrà concretizzarsi attraverso un lavoro di forte e concreta collaborazione tra tutti gli altri soggetti firmatari del 29 dicembre.
“L’obiettivo dell’assemblea di oggi – continua Anna Paragliola – era accrescere la conoscenza e la consapevolezza di tutti coloro che si riconoscono nella Cgil e nelle sue battaglie, perché la lotta all’illegalità, a un sistema che arricchisce i forti e impoverisce i deboli, passa anche attraverso un lavoro culturale e di corretta informazione. Ecco perché l’attivo si è concluso con il mandato conferito alla confederazione di mettere in campo tutte le azioni necessarie per coinvolgere cittadini del territorio in questa battaglia di civiltà e dignità”. Approvato all’unanimità l’ordine del giorno in solidarietà con i lavoratori Castelfrigo e di condanna delle recenti manifestazioni di stampo neofascista, che si sono verificare in diverse parti dell'Emilia-Romagna.