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E' in programma questa mattina ad Atene il vertice di maggioranza che dovrebbe chiudere sulle nuove misure draconiane per realizzare nuovi tagli al bilancio statale per 13,5 miliardi di euro nel biennio 2013–2014, richiesti dalla troika.
Secondo le prime anticipazioni di stampa, il pacchetto comporta, fra l'altro, l'abolizione della tredicesima e della quattordicesima mensilità per gli impiegati statali, nuovi tagli alle pensioni al di sopra di 1.000 euro, innalzamento dell'età pensionabile ai 67 anni, dai 65 attuali, e la cassa integrazione per 15mila dipendenti statali per i prossimi due anni.
Intanto, dopo lo sciopero generale di ieri, il terzo quest'anno, proseguono le agitazioni dei dipendenti del ministero delle Finanze: gli statali incroceranno le braccia oggi e domani, per 48 ore. Intanto, per questa mattina alle 11.00 è prevista una manifestazione nel centro di Atene.
Da Atene a Madrid, dove è ripresa con grande intensità la protesta degli “Indignados” che hanno già trascorso due notti in piazza, davanti al parlamento spagnolo. Dopo la manifestazione di martedì, repressa duramente dalle forze dell’ordine, il movimento ha infatti ripreso vigore. L’iniziativa, nata contro il piano di austerità annunciato dal governo, si è trasformata via via in una critica radicale dell’intero ceto politico.
Anche il governo spagnolo si appresta, per il terzo anno di fila, a congelare gli stipendi e le tredicesime dei dipendenti pubblici. La piazza continua a chiedere le dimissioni dell'esecutivo che oggi dovrà presentare nei dettagli la manovra di austerità. Una manovra che comporterà ulteriori disagi e certamente non aumenterà la popolarità del governo.