«L'ennesima, tragica morte sul lavoro verificatasi stamane nello stabilimento dell'Acciai speciali Terni non può diventare soltanto l'ultima di una lunga scia di sangue cui si rischia persino di abituarsi». E' quanto affermano Rosario Rappa, Segretario nazionale Fiom-Cgil, e Gianni Venturi, responsabile per la siderurgia. «Saranno le autorità inquirenti a stabilire modalità, cause e responsabilità dell'accaduto - proseguono -. Ciò che noi sappiamo, e che i lavoratori di Terni hanno voluto dire con lo sciopero di oggi, è che la pratica degli appalti al massimo ribasso, il ricorso al subappalto e la frammentazione del ciclo produttivo stanno all'origine di un aumento esponenziale del rischio per i lavoratori di quelle imprese.»
«Le stesse modalità con cui le organizzazioni sindacali e le Rsu sono venute a conoscenza dell'accaduto - ricordano i due dirigenti sindacali -, senza una comunicazione formale dell'azienda, indicano una caduta di sensibilità e di attenzione nella gestione delle relazioni sindacali sui temi della sicurezza e della prevenzione.»
«La Fiom-Cgil da tempo si batte perché a Terni, come in tutti gli stabilimenti, si definiscano protocolli sugli appalti che regolino le relazioni e le responsabilità tra le imprese, che consentano di aumentare i livelli di sicurezza attraverso l'introduzione di strumenti di sorveglianza e di prevenzione. La Fiom-Cgil - concludono - esprime la propria vicinanza alla famiglia Pezzanera riservandosi di valutare la possibilità di costituirsi parte civile se dovessero emergere eventuali responsabilità di Ast.»
Ast Terni, Fiom Cgil: ennesima, tragica morte sul lavoro
16 settembre 2014 • 00:00