"Le vicende riguardanti l’ambiente di lavoro, che si sono verificate in questi ultimi giorni all'Ast, certificano quanto più volte messo in evidenza da parte delle organizzazioni sindacali, in merito ai temi della salute-ambiente-sicurezza all’interno del sito". Così Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl di Tern, in un comunicato congiunto.
"La sottoscrizione del protocollo, avvenuta qualche giorno fa, rappresenta un punto di avanzamento per i temi suddetti, a condizione però che i soggetti coinvolti lavorino tutti nell’applicazione dei suoi contenuti; è grave che, a fronte di quanto è successo, in merito all’ipotetico inquinamento delle acque e rispetto alle emissioni in aria, avvenute ieri durante un ciclo di lavorazione, ancora oggi Ast non abbia informato i soggetti firmatari del protocollo stesso. Riteniamo che, oltre al problema, ormai certificato, di uno scorretto sistema di relazioni sindacali, sia evidente come Ast metta in atto una politica tesa a curare l’immagine aziendale esternamente, minimizzando le criticità presenti all’interno dello stabilimento", continuano i sindacati.
"Come organizzazioni sindacali, ribadiamo che occorre, da parte degli organi competenti, far rispettare le regole esistenti e al contempo pretendere che Ast metta a punto pratiche operative efficienti ed efficaci, per tutelare al massimo la salute dei lavoratori, la loro sicurezza e l’ambiente di lavoro. Dalle forze politiche, controlli più frequenti da parte degli organi preposti e significativi investimenti da parte della multinazionale, per far sì che ambiente e lavoro siano pienamente compatibili. A tale proposito, ricordiamo che molte sono state le contrattazioni aziendali, nella storia di Terni, che hanno obbligato l’azienda a investire su questi temi, facendo notevoli passi avanti, che però riteniamo non esaustivi e sufficienti", aggiungono le cinque sigle.
"Oggi, a fronte degli utili annunciati, è necessario, come già chiesto esplicitamente, prevedere investimenti nel piano industriale che migliorino quantità e qualità delle produzioni, ma soprattutto qualifichino ambientalmente il sito di Terni: questioni tecnologiche impiantistiche ambientali. Infine, auspichiamo che la politica tutta eviti slogan semplicistici e propagande elettorali, utilizzando questi temi. Pretendiamo che l’azienda traduca i tanti annunci in atti concreti e investimenti qualificanti per Terni. Da parte di tutti, occorre la stessa responsabilità messa dalle organizzazioni sindacali, con maggior attenzione e incisività ognuno nello svolgere al meglio il proprio dovere per il bene dei lavoratori, ma più in generale dei cittadini di questa comunità", concludono le organizzazioni sindacali.