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Ha un taglio dietro alla testa e una vistosa ferita sul labbro. “Almeno sto in piedi, a differenza di altri compagni”. A dirlo è Cristiano Costanzi, segretario della Fillea Cgil di Terni, 20 punti di sutura rimediati durante la carica della polizia al presidio dei lavoratori Ast in piazza Indipendenza a Roma. E' ancora scosso per l'accaduto (“ho preso minimo tre manganellate”), i segni sulla sua testa sono più che evidenti.
Puoi raccontarci cosa è successo?
A un certo punto i manifestanti si sono spostati all'interno piazza e hanno trovato un cordone di sbarramento. Io faccio il sindacalista, spesso prendiamo insulti anche da quelli che rappresentiamo per fare da cuscinetto, da servizio d'ordine. Stavo facendo proprio così e la prima manganellata l'ho vista solo con la coda dell'occhio, mentre stavo parlando con alcuni compagni in una situazione tutto sommato tranquilla. La manganellata è arrivata improvvisamente, a tradimento. Appena mi sono girato ne ho prese forse altre tre, perché ho tre ferite. Poi quello che è successo dopo non lo so. A quel punto perdevo parecchio sangue e mi hanno portato in ambulanza e poi all'Umberto I.
Ci sono responsabilità della polizia?
Dopo questa esperienza ho una certa rabbia per avere subìto un gesto gratuito, ma non serbo rancore per le forze dell'ordine. Nella maggior parte dei casi fanno il loro dovere in strada con lo stipendio delle classi lavoratrici.
E della politica?
Purtroppo stiamo assistendo per la seconda volta al tentativo di fare disoccupazione in Italia per portare la produzione in Germania. La politica si sta dimostrando incapace e inadempiente, non è in grado di dare risposte alle persone oneste che erano oggi in piazza per difendere i loro stipendi e per la dignità delle loro famiglie. (fr, mm)