"L'articolo 18 non si tocca, perché i licenziamenti discriminatori sono un tema su cui si misura la civiltà di un paese e l'Italia è un paese civile. L'articolo 18 sancisce la libertà dei lavoratori, ma questa libertà è l'altra faccia della libertà di impresa tanto invocata. Se non si capisce questo ci sarebbe un rovesciamento dei valori. Noi non siamo disponibili a discriminazioni". Lo ha detto Susanna Camusso, all'assemblea dei delegati Cgil in corso a Roma.