La convocazione delle parti sociali da parte del governo è un segno positivo, anche se la convocazione è ampia e il tempo è molto poco. C'è il rischio che si tratti solo di un informazione e non vorremo che l'urgenza prevalesse sulla qualità delle scelte". E' quanto ha detto Susanna Camusso, segretaria Generale della Cgil, all'assemblea nazionale dei delegati in corso a Roma.

"Noi - ha continuato Camusso - abbiamo già detto quali sono le scelte che consideriamo eque, scelte che si devono fare perché la discontinuità rispetto alle politiche del governo precedente diventi evidente, scelte che diano prospettive ai redditi da lavoro e da pensione. Noi consideriamo equo guardare ora a chgi non ha ancora dato".

Poi il segretario Cgil ha concluso: "In Italia c'è una straordinaria attesa dopo la caduta del governo precedente, già la civiltà dei comportamenti è un bel passo avanti in questo paese, e noi vogliamo cogliere questo spirito positivo. Per questo abbiamo deciso di non correre dietro alle notizie che sono uscite nelle ultime ore e aspettare dall'incontro di domani una serie di risposte che diano il segno del cambiamento. Al governo diciamo che la Cgil non si è rassegnata per tre anni, e non si rassegna neanche oggi. Le nostre proposte sono evidenti e restano le nostre bandiere. Nell'incontro di domani valuteremo cosa il governo ha da dirci. Le scelte giuste le accoglieremo, ma si sappia che siamo determinati a contrastare quelle che riterremo sbagliate".