“L’assalto al portavalori a Roma riporta in primo piano la tutela e la sicurezza di chi lavora nel settore della vigilanza privata. Nel colpo, avvenuto in pieno centro, ha perso la vita uno dei rapinatori e una guardia giurata è rimasta ferita e portata d’urgenza in ospedale in codice rosso”. Così una nota della Filcams Cgil a proposito della tragica rapina di oggi (1° marzo) nel quartiere Esquilino della capitale.
“Le lavoratrici e i lavoratori della vigilanza privata – prosegue la nota – sono costantemente messi in difficoltà a causa delle pesanti e spesso poco sicure condizioni di lavoro. Turni massacranti, vigilanze notturne singole e tanto altro mettono continuamente a rischio la sicurezza dei lavoratori del settore”.
La Filcams è impegnata da più di tre anni nelle trattative per il rinnovo del contratto nazionale del settore, che ha visto solo lo scorso mese la sigla di un’ipotesi di accordo, peraltro con una parte soltanto delle associazioni datoriali. Sono circa 40mila le lavoratrici e i lavoratori della vigilanza privata, un settore difficile, caratterizzato dalla presenza di molte imprese che, vista la forte recessione degli ultimi anni, tendono a risparmiare sul costo del lavoro, talvolta mettendo in serio pericolo la vita dei propri dipendenti.
“Il settore – prosegue la Filcams – necessita di una seria legislazione e chiara disciplina, vista soprattutto la prolungata assenza di un contratto nazionale che circoscriva i limiti di applicabilità e ponga le basi per una maggiore tutela e salvaguardia dei lavoratori.
“La Filcams Cgil – conclude la nota – esprime la propria solidarietà ai lavoratori rimasti coinvolti con un augurio di pronta guarigione e il prosieguo dell’impegno per una maggiore regolamentazione del settore”.
Assalto portavalori, Filcams denuncia condizioni lavoro
1 marzo 2013 • 00:00