"Le drammatiche condizioni in cui versano diverse strutture sanitarie accreditate della Asl Napoli 3 Sud impongono una immediata risposta delle istituzioni a salvaguardia del lavoro e del diritto all'assistenza". Ad affermarlo sono Ileana Remini, segretario regionale Cgil Campania e Giosuè Di Maro, segretario regionale della Funzione Pubblica Cgil. "Il Centro La Primula di Poggiomarino, con i lavoratori senza stipendio da mesi, l'assistenza garantita in maniera saltuaria e le istituzioni silenti nonostante tre scioperi già effettuati; la Clinica Lourdes, storica struttura di Massa di Somma, che perde posti letto ed ha un futuro sempre più incerto; la Clinica Trusso che cambia mission e ha già licenziato diversi lavoratori; il Centro Salus di Marigliano, che scarica i tagli sui lavoratori cambiando il contratto nazionale senza rispettare le normative per gli accreditamenti; il Centro Diagnostico Plinio e la crisi dell'intero gruppo ad esso collegato che hanno già prodotto decine di licenziamenti e la mancata assistenza nel territorio di Ercolano e Torre del Greco. Queste - precisano Remini e Di Maro - sono solo alcune delle situazioni più critiche nel territorio con la più alta concentrazione di privato accreditato dell'intera regione".
"Tutto ciò - aggiungono Remini e Di Maro - avviene nella totale assenza di risposte da parte di Asl e Regione, alle quali abbiamo chiesto da tempo di imporre regole certe per chi lavora in nome e per conto del servizio sanitario regionale. Non è più rinviabile un tavolo di discussione con la Asl in questione e la Regione Campania, dal quale emerga chiaramente che il privato accreditato, se vuole lavorare con il pubblico, deve: pagare gli stipendi, rispettare i contratti nazionali di lavoro, garantire le prestazioni senza determinare l'offerta, pena la perdita degli accreditamenti. Si salvaguardi l'occupazione sbloccando i concorsi pubblici, si riequilibri l'offerta pubblico-privato, restituendo al pubblico tutte quelle prestazioni gestite in maniera quasi monopolistica dal privato accreditato, si consenta ai lavoratori in esubero nella sanità accreditata di partecipare ai concorsi".
"Il continuo rimpallo di responsabilità - concludono - non aiuterà i lavoratori né i cittadini campani. E' adesso il tempo di ridisegnare, insieme alle organizzazioni sindacali, il quadro delle regole per garantire trasparenza, efficacia, efficienza e qualità al servizio sanitario regionale".