"Incertezze su quando sarà possibile avere in tutti i nidi l’organico al completo: delle 485 educatrici precarie da assumere quest’anno, dovrebbero essere meno di 100 quelle che ad oggi sono state convocate per firmare il contratto e scegliere la sede. Per le altre, non ci risulta siano ancora partite le convocazioni. Sembra che alcuni municipi si stiano attrezzando per chiamare le supplenti necessarie a coprire i vuoti. Supplenti che avvierebbero la prima delicata fase dell’inserimento dei nuovi bambini iscritti, per poi lasciare probabilmente il posto a coloro che dovrebbero essere assunte a tempo indeterminato". È quanto afferma la Fp Cgil di Roma e Lazio.
"In questo contesto, giungono nei nidi indicazioni per accelerare i percorsi d'inserimento e aprire a tempo pieno già dai primi del mese, cosa che potrebbe compromettere il rispetto di quanto previsto dall’apposito regolamento, che stabilisce tempi di permanenza graduali e personalizzati. Le difficoltà sono poi amplificate dalle condizioni in cui versano le strutture, il cui ripristino si sta facendo in questi giorni grazie principalmente alla disponibilità delle educatrici al lavoro dal 29 agosto, che sistemano aule, lavano, spolverano, puliscono i giardini", continua il comunicato sindacale.
"Anche volendo comprendere tutte le ragioni di un’amministrazione insediata da poco, riteniamo necessario denunciare la disorganizzazione e il pressappochismo che non sarebbe possibile concedersi nel governare un servizio così delicato e importante per i cittadini e le famiglie romane. Non prendere immediate contromisure farà aggravare le già consistente tendenza al calo delle iscrizioni nelle strutture alla prima infanzia della nostra città. Confermiamo la disponibilità a dare un contributo se saremo convocati su questi specifici argomenti, come avevamo già chiesto in occasione degli incontri con l’amministrazione prima delle vacanze estive. Famiglie, bambini e lavoratrici del settore attendono un segnale immediato di quel cambio di rotta preannunciato ma non ancora visibile", conclude la nota.