“Un taglio ai diritti e un peggioramento netto delle leggi e delle norme sul lavoro che penalizzano soprattutto i giovani e contro il quale reagiremo“. È il commento del segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, sul disegno di legge in materia di lavoro approvato ieri (3 marzo) dal Senato che contiene le norme su arbitrato e conciliazione in materia di controversie. Secondo il dirigente sindacale, “invece di pensare a tutele nella crisi per i lavoratori, si usa la crisi per programmare un ulteriore aumento della precarietà e instabilità del lavoro. Ma non si illuda il governo che si sia concluso col voto la mobilitazione contro un provvedimento sbagliato: reagiremo adesso con tutte le diverse forme di iniziativa possibile”.

Fammoni fa sapere che la Cgil promuoverà “una campagna di informazione alle persone per ribadire i loro diritti e come poter non subire queste norme; uno sforzo straordinario di tutele legali; un ruolo forte della contrattazione, a tutti i livelli, per contrastare gli effetti negativi di questa legge; il ricorso alla Corte Costituzionale sui presupposti possibili, suffragato dal parere delle centinaia di giuristi e costituzionalisti che hanno criticato questi provvedimenti. Questo tema - conclude - sarà al centro di tutte le nostre iniziative di mobilitazione a partire dallo sciopero generale del 12 marzo”.