Per i segretari generali della Fp Cgil di Puglia e di Foggia - Biagio D’Alberto e Mario La Vecchia - “questi comportamenti gettano discredito anche su chi lavora con onestà e sacrificio nei pubblici uffici. Motivo per cui valuteremo l’ammissibilità della nostra costituzione come parte civile”
In merito all’indagine della Procura della Repubblica sull’assenteismo di alcuni dipendenti del settore attività economiche del Comune di Foggia, le categorie del pubblico impiego della Cgil regionale e provinciale “condannano fermamente ogni comportamento che non sia quello dettato dal rispetto delle regole”. Per Biagio D’Alberto e Mario La Vecchia, rispettivamente segretari generali della Fp Puglia e della Fp Foggia, “fatti come quelli che hanno portato all’arresto di tredici persone, oltre a misure interdittive per altri dipendenti, sono gravissime, perché gettano discredito su quanti operano all’interno degli uffici pubblici con onestà e sacrificio, anche a fronte dei tagli ai settori pubblici e del blocco dei rinnovi contrattuali che si protraggono da anni. Il tutto, si somma al danno erariale e a quello che ricade sui cittadini-utenti in termini di qualità del servizio”.
“La giustizia farà il suo corso – affermano D’Alberto e La Vecchia –, e accertati in via definitiva i fatti, si arrivi poi a punire i responsabili, anche fino al massimo della sanzione con il licenziamento, lì dove sussista il caso. Come sindacato, lottiamo perché il settore pubblico rappresenti garanzia di certezza e qualità dei servizi per i cittadini, e affinché chi opera all’interno degli uffici sia messo nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro. Ragion per cui, valuteremo se ammissibile la nostra costituzione come parte civile in un eventuale procedimento giudiziario”.
Arresto dipendenti, Fp Cgil: accertare fatti, punire colpevoli
9 maggio 2016 • 15:14