PHOTO
Le segreterie regionali di Fai, Flai e Uila annunciano una giornata di mobilitazione dei lavoratori, con contestuale sit-in di protesta, da tenersi venerdì 31 gennaio, presso la presidenza della Regione Puglia, a partire dalle 9.30. Al centro della protesta diverse questioni, che ineriscono, soprattutto, all’iter attivato dal management Arif, volto alla stabilizzazione del personale impiegatizio a tempo determinato.
“Alla base di questo percorso, atto a chiudere la ‘querelle’ stabilizzazioni, c’è l’ormai famoso piano di fabbisogni, che dovrebbe mettere, nero su bianco, le esigenze dell’Agenzia in materia di risorse umane, indispensabili per la sua operatività. Nella riunione sindacale del 3 gennaio scorso, Fai, Flai e Uila avevano condiviso con il commissario Ranieri la necessità di effettuare una ricognizione documentale per ciascun lavoratore, finalizzata a verificare i requisiti in possesso di ognuno per l’accesso alle procedure previste dall’articolo 20 del comma 1-2 del dlgs n. 75/2017. Avevano, altresì, richiesto (con una missiva) la nomina del responsabile unico del procedimento, così come previsto dalla ex legge 241/1990”, si legge in una nota unitaria delle tre sigle di categoria.
In assenza di chiarimenti da parte del commissario Ranieri, il 20 gennaio le segreterie regionali hanno inviato una comunicazione formale, con cui si chiedevano al presidente Emiliano ragguagli sull’operato dell’agenzia e sull'orientamento dell’amministrazione regionale verso l’applicazione della contrattazione di tipo pubblicistica, pur nella consapevolezza della vigenza di norme regionali, quali la legge regionale n. 3/2010, norma istitutiva dell’Arif stessa.
Perciò i segretari regionali chiedevano un confronto urgente, al fine di chiarire le posizioni e gli orientamenti in campo, in merito al tipo di contratto da applicare, anche alla luce delle numerose richieste d'incontro per l’avvio di una trattativa per il rinnovo dello stesso contratto regionale idraulico-forestale. A fronte di tale richiesta d'incontro, rimasta disattesa, i sindacati annunciano una giornata di sciopero per venerdì 31 gennaio.