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Nella giornata di ieri, giovedì 21 luglio, si è svolto presso il ministero del Lavoro, un incontro sulla grave situazione sociale presente nei territori, definiti per decreto Aree di crisi complessa. All'incontro, presieduto dal ministro Poletti, erano presenti le Regioni interessate e le segreterie di Cgil, Cisl Uil, le quali hanno rappresentato l'urgenza di un intervento a favore delle migliaia di lavoratori che sono prossimi a perdere o che hanno già perso la copertura degli ammortizzatori o di sostegno alla disoccupazione, in conseguenza del mancato avvio, pressoché in tutte le aree, dei processi di reindustrializzazione.
In particolare, la Cgil - la cui delegazione era formata da dalla segretaria nazionale Serena Sorrentino e da Corrado Barachetti e Salvatore Barone, entrambi dell'area contrattazione - ha sottolineato la necessità che la proroga della durata degli ammortizzatori sia strettamente legata alla realizzazione degli investimenti previsti dagli accordi di programma. "Si tratta, quindi - si legge in una nota di Corso d'Italia - di riconfermare il ruolo di politica industriale dei decreti che istituiscono le Aree di crisi complessa, adeguando la tipologia e la durata degli ammortizzatori o sostegno al reddito, in ragione del reale stato degli interventi o al loro stato di previsione che si registra nei diversi territori".
Per la Cgil è necessaria, di conseguenza, "una strumentazione flessibile, in grado di accompagnare i lavoratori che sono prossimi a perdere la copertura della cigs o che hanno già perso quella della mobilità o della Naspi, dentro i processi di riqualificazione economica e l'avvio delle nuove attività industriali e di servizio".
Il Governo, sollecitato in tal senso anche dalle Regioni, si è impegnato a predisporre un provvedimento articolato, anche con il sostegno di interventi di politica attiva, che tenga conto di queste indicazioni, con l'obiettivo di inserirlo nel provvedimento di modifica del Jobs Act in discussione in Parlamento, e che dovrebbe rendersi operativo per i primi di settembre. "Seguiremo per l'importanza del provvedimento il suo iter, tenendovi informati dei suoi sviluppi", hanno concluso gli esponenti Cgil.