“Sul tema della violenza contro le donne assistiamo con profondo rammarico a un inutile eccesso di demagogia. Invece, è necessario l’impegno di tutti perché siano adottati interventi efficaci per il suo contrasto”. Questo, il il commento del dipartimento Nuovi diritti della Cgil Campania, a seguito della notizia di archiviazione disposta dalla Procura di Napoli Nord e relativa al suicidio di Tiziana Cantone, la trentunenne di Mugnano, morta a seguito della diffusione su internet di contenuti relativi alla sua persona a sfondo erotico.
“Rispettiamo il giudizio della Procura, ma allo stesso tempo contestiamo l’assoluta mancanza di strumenti, nonostante i continui proclami, per difendere chi, soprattutto donne, si ritrovano vittime di accadimenti simili. Situazioni che, per l’angoscia provocata dal giudizio collettivo e l’assoluta impossibilità di difendersi e porre fine alla diffusione dei contenuti diffusi via internet, può portare anche a un gesto estremo”, rileva ancora il sindacato.
“Non dimentichiamo che prima del suicidio, la Cantone era stata condannata a pagare le spese legali per aver portato Facebook, Youtube e Google in giudizio. Reputiamo sia necessario che tutti i soggetti impegnati al contrasto alla violenza sulle donne, in qualunque forma essa si manifesti, si uniscano per realizzare risposte efficaci e squarciare la coltre di solitudine che troppo spesso ammanta le vittime”, conclude la Cgil.