Il cronoprogramma delle fermate annunciate dall’amministratore delegato Lucia Morselli nell’incontro di oggi (14 novembre) con le Rsu dello stabilimento di Taranto “configura la possibilità di dismissione dell’impianto di Taranto con ricadute drammatiche sul futuro ambientale e occupazionale e con ripercussioni su tutti gli stabilimenti del gruppo”. A dirlo è la segretaria generale della Fiom Francesca Re David. Gli stop programmati sono questi: Afo2 il 12 dicembre, Afo4 il 30 dicembre e Afo1 il 15 gennaio, nonché la fermata di Agglomerato, Cokerie e centrale termo elettrica quando gli altoforni si spegneranno.

Alla luce di queste novità “l’incontro di domani (15 novembre, ndr) al ministero dello Sviluppo economico con ArcelorMittal, che abbiamo più volte richiesto e sollecitato, assume un rilievo particolare”, spiega la sindacalista. Che poi aggiunge: “Alla presenza del governo nessuno potrà limitarsi a una semplice presa d’atto della fuga di ArcelorMittal dalle responsabilità e dagli impegni assunti con l'accordo del 6 settembre 2018. Il governo deve togliere ogni alibi ad ArcelorMittal”. Per la Fiom quelle responsabilità e quegli impegni rappresentano “altrettanti vincoli inderogabili non solo nell'esercizio della rappresentanza delle condizioni e dei diritti dei lavoratori di tutto il gruppo e dell'indotto, ma per le prospettive industriali del Paese”.

Al centro del confronto di domani ci sarà la procedura ex articolo 47 di retrocessione dei rami d'azienda. L'appuntamento è alle ore 15. Sull’argomento è tornato anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini: “Al Mise ci sarà il primo incontro con la presenza dell’azienda. La situazione è difficile e i tempi delle decisioni devono essere rapidi. Per noi non ci sono le condizioni per recedere dal contratto, per noi ArcelorMittal deve applicare tutte le parti del contratto.Non voglio perdere neanche un posto di lavoro – ha detto ospite di Tagadà su La7 –. Non è una discussione accettabile quella sugli esuberi. Lì si deve continuare a produrre acciaio, garantendo la salute di cittadini e lavoratori”.

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