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Anche a Genova martedì 10 dicembre i lavoratori di ArcelorMittal, ex Ilva, saranno in sciopero per respingere il piano industriale dell'azienda che prevede una riduzione della produzione di acciaio e 6.300 esuberi su Taranto. “Anche per noi l'unico accordo valido è quello firmato a settembre dello scorso anno e non firmeremo nulla che preveda esuberi o riduzioni di salario" spiega il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro.
Dunque, braccia incrociate per 24 ore anche nello stabilimento di Cornigliano e lavoratori pronti a raggiungere Roma in pullman per portare anche la voce di Genova alla manifestazione di piazza Santi Apostoli. Anche se lo stabilimento Ligure non dovrebbe essere toccato dagli esuberi, è probabile che subirà alcune ripercussioni sulla produzione: “Dovranno spiegarci da dove arriveranno i rotoli - dice Manganaro all'Ansa - e quale sarà il futuro dei 280 cassintegrati che con l'accordo dell'anno scorso devono essere assunti in Arcelor entro il 2023, ma di questo non si fa cenno. Poi l'ad vuole mettere in discussione i contratti integrativi e ciò incide sul reddito. In questa battaglia siamo tutti uniti".