Tiziano Treu, vice presidente della XI Commissione Lavoro del Senato, torna a parlare di arbitrato. Il dispositivo previsto dal collegato Lavoro è “una fissa di Sacconi” e costituisce “l'aspetto più grave del provvedimento” in quanto “il diritto del lavoro diventa come un qualsiasi diritto commerciale”, ha detto Treu durante un convegno promosso dalla Cgil della Lombardia “A quarant'anni dallo Statuto dei lavoratori: no alla deregolazione del diritto del lavoro”.

Secondo il senatore democratico, l'arbitrato interviene su “diritti non disponibili, inderogabili”. Con l'arbitrato introdotto dal collegato Lavoro rinviato alle Camere dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, “il diritto del lavoro diventa come un qualsiasi diritto commerciale, alla stregua di un contratto privato, con regole che si possono cambiare in qualsiasi momento”. Secondo Treu, invece, “lo statuto dei lavoratori introduce diritti a cui non si può rinunciare”. Il parlamentare indica quindi la necessità di realizzare “uno zoccolo sociale comune” su cui si possano eventualmente “fare regolamentazioni differenti”.