Alta tensione tra i 202 lavoratori di Aps, che temono, da un momento all’altro, un possibile licenziamento. Alle 12 scade l’affitto del ramo d’azienda e la curatela fallimentare, come ha manifestato in una lettera, è intenzionata a licenziare il personale e a chiudere l’azienda. “Confidiamo che all’ultimo secondo la soluzione per la prosecuzione del servizio e il mantenimento dei 202 posti di lavoro si trovi”, dichiarano i segretari di Filctem Cgil Francesco Lannino, di Femca Cisl Giovanni Musso, di Uiltec Uil Maurizio Terrani, di Ugl Chimici Margherita Gambino e di Cisal Federenergia Raffaele Loddo - Sono ore concitate, i i vertici tra le istituzioni si susseguono in modo frenetico e c’è grande agitazione tra i lavoratori”.
I 202 dipendenti di Aps sono impegnati in tre sit-in: una delegazione si trova in via la Malfa 28, presso la sede centrale, in difesa dei posti di lavoro e per evitare la chiusura dell’azienda. Un altro gruppo staziona alla Provincia, in via Maqueda, per interloquire con il commissario straordinario e chiedere di accelerare il passaggio del servizio ad Amap. E altri lavoratori presidiano gli impianti periferici. “La soluzione immediata da percorrere è il passaggio del servizio e dei lavoratori ad Amap – sostengono i sindacati - I comuni continuano a fare presente che non sono in grado di svolgere il servizio da soli e quasi tutti hanno già deliberato l’affidamento delle reti ad Amap. Ieri gli Enti locali, con una nota esplicativa, hanno chiarito le modalità del passaggio della gestione del servizio e della provvista economica dai Comuni ad Amap. Il dato è che se a mezzogiorno la società dovesse chiudere, il personale sarà licenziato e i comuni dovranno arrangiarsi da soli”. La proposta giunta nelle ultime ore da “Onda energia”, società che gestisce a Siracusa servizi energetici, disponibile a occuparsi del servizio e ad assumere una quota dei lavoratori ha destato – riferiscono i sindacati - “non poche perplessità”.
Aps: Palermo, tensione per rischio licenziamenti
17 marzo 2015 • 00:00