I 203 lavoratori ex Aps sono a rischio licenziamento dopo la decisione del commissario straordinario della Provincia, comunicata a tutti i soggetti istituzionali il 12 febbraio con una nota, di riconsegnare dal primo marzo gli impianti del servizio idrico integrato ai 42 Comuni. Un annuncio che mette fine alla gestione di Aps e che culmina con la convocazione da parte dell’Ufficio provinciale del lavoro dei lavoratori per la procedura di licenziamento collettivo per cessazione di attività. La comunicazione ha destato l’allarme di Filctem-Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Cisal Federenergia e Ugl Chimici, che hanno chiesto un incontro al Prefetto per avviare le procedure per la proclamazione di uno sciopero.

Presso la sede di palazzo Comitini si terrà oggi, dalle 16 alle 20, un sit-in dei lavoratori. La riconsegna degli impianti ai Comuni dal primo marzo avverrà infatti se non si sarà concretizzato il passaggio momentaneo (per 8 mesi) della gestione del servizio idrico ad Amap. La partecipata, così come nell’accordo sottoscritto tra Regione e Comune, dovrebbe farsi carico nella fase di start-up dei lavoratori ex Aps con un ramo d’azienda separato. Rimangono solo due settimane e ancora i sindacati non hanno registrato nessun atto ufficiale che certifichi il passaggio. Da qui la decisione del presidio di lunedì. L’assemblea di lunedì è stata indetta in contemporanea di un meeting sulla riforma delle Province che si terrà sempre a palazzo Comitini, nella sala degli Specchi, alle ore 16, alla presenza di deputati regionale, dei sindaci e dell’Anci.