“I diritti non si appaltano”: grande partecipazione dei lavoratori ai presìdi organizzati dalla Filt Cgil in nove luoghi della Toscana, per chiedere alla Regione una legge sugli appalti nella logistica, dire no alle false cooperative e promuovere azioni con le istituzioni per il contrasto alle illegalità (l'iniziativa ha ricevuto il sostegno di Legacoop Toscana e Legacoop Servizi Toscana).
Il quadro del settore è complesso: si adombrano contratti non applicati, false cooperative, ribasso dei prezzi, infiltrazioni malavitose, corruzione e illegalità diffuse, che costano carissimo (fanno aumentare il costo complessivo degli appalti nella misura del 20%). E sugli appalti si scarica l’abbattimento dei costi di fornitura e di gestione, dequalificando il lavoro e non applicando il contratto nazionale di lavoro. Secondo la Filt, “i fenomeni d'illegalità si devono combattere attraverso la riformulazione di regole, con leggi adeguate a una nuova regolamentazione legislativa a livello nazionale e regionale sugli appalti pubblici e privati. Regole che abbiano alla base centri di costo, in grado di determinare la congruità delle tariffe per le eventuali assegnazioni del lavoro esternalizzato e in appalto, e che vedano al centro dei costi di gestione, in primo luogo, la piena applicazione del contratto nazionale di lavoro”.
A Firenze, il presidio si è svolto alla Mercafir (la Cft ha dichiarato di sostenere “l'iniziativa a favore della legalità promossa dalla Cgil”). A Livorno (Stagno) hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa anche i lavoratori degli appalti Eni. A Grosseto e Massa (dov'era presente il segretario generale della Camera del lavoro, Paolo Gozzani) le delegazioni sindacali sono state ricevute dalla prefettura, che si è detta disponibile a portare avanti percorsi comuni sulla tutela della legalità (anche a Lucca c'è stato un presidio davanti alla prefettura). A Foiano della Chiana (dove si svolgeva l'iniziativa per Arezzo e Siena) è stato aperto un banchino fuori dall'outlet (la vicepresidenza della provincia aretina ha mandato un messaggio, dove si esterna disponibilità ad azioni comuni contro le illegalità), ad Empoli si è svolta una conferenza stampa presso la Camera del lavoro, a Prato il presidio ha avuto luogo all'interporto, con il segretario generale della Camera del lavoro, Alessandro Fabbrizzi, mentre a Pisa è stato organizzato un volantinaggio.