Lo scandalo delle ultime ore, riguardante le forniture di farmaci e apparecchi anti-tumorali presso l’istituto Pascale, dimostra ancora una volta come la sanità sia il terreno fertile in cui proliferano corruzione e illegalità. Se le accuse, che vedono coinvolti anche dirigenti di primo piano, dovessero rivelarsi fondate, ci troveremmo davanti a un episodio vergognoso, l’ennesimo!", denunciano Cgil e Fp Campania.
"Da anni, chiediamo di vigilare su appalti e forniture negli ospedali della Regione; i tagli lineari, il regime prolungato di commissariamento, hanno evidentemente solo aggravato questo stato di cose; gli unici penalizzati sono stati i lavoratori e i cittadini, costretti a liste d’attesa interminabili e a ricorrere all’emigrazione sanitaria; invece, stando a quanto emerge grazie alle indagini della magistratura, nessun intervento è stato fatto per razionalizzare e rendere più efficace la macchina della sanità", aggiungono le due sigle.
"Ora basta. Si renda trasparente la pubblica amministrazione, evitando le nomine politiche, si valorizzino competenze e professionalità, s'intervenga con urgenza sui meccanismi di monitoraggio degli appalti e delle sempre più frequenti esternalizzazioni di servizi. Noi continueremo a vigilare, a difesa della qualità del servizio, garantita solo dalla professionalità dei lavoratori onesti. Perciò, adesso pretendiamo un incontro ad horas con la presidenza della Giunta regionale per discutere di un sistema ormai al collasso", concludono i sindacati.