«La nostra battaglia non si ferma qui, anche se dopo questa sentenza diventa indubbiamente più difficile». Il segretario generale della Cgil Fvg Villam Pezzetta commenta così la bocciatura della legge 4/2016 da parte della Corte Costituzionale. «Se la Consulta ha stabilito la competenza esclusiva della legislazione statale – dichiara – ci rimettiamo a questa decisione e rispetteremo la legge nazionale, contrariamente a quanto hanno fatto le aziende della grande distribuzione, contravvenendo alla norma regionale».
Per il numero uno della Cgil Fvg, però, il problema di porre un limite alle aperture selvagge resta: «C’è un disegno di legge in Senato teso a reintrodurre l’obbligo di chiusura nelle principali festività, in linea con quanto prevedeva la nostra legge regionale, che ha avuto comunque il merito di portare avanti quella che è innanzitutto una questione di civiltà». La battaglia, quindi, si sposta sul piano nazionale. «Fermo restando – sottolinea Pezzetta – che il lavoro festivo non è un obbligo previsto dal contratto, come ha ribadito una recente sentenza del tribunale di Pordenone. Anche sul fronte della contrattazione, quindi, resta aperta la strada ad accordi, territoriali o aziendali, tesi a regolamentare e limitare le aperture e il lavoro festivo, arginando una deregulation il cui unico effetto è stato quello di modificare le abitudini dei consumatori e di rendere più gravosi gli orari e le condizioni di lavoro, senza contribuire a un aumento dei fatturati complessivi e dell’occupazione».