Il 15 ottobre si concluderà la prima fase delle domande di Ape sociale, con l’elaborazione delle graduatorie da parte dell’Inps. Ma sono moltissime le domande che sono state respinte, spiegano Cgil (e Patronato Inca), Cisl e Uil, chiedendo al ministero del Lavoro e all’Inps un incontro urgente sul tema. “Alcune di queste respinte – spiegano i sindacati – non presentano alcuna motivazione del diniego, oppure presentano motivazioni generiche. Altre invece, come quelle che riguardano le categorie dei lavoratori addetti ad attività gravose, indicano per la maggioranza dei casi un livello di tariffa Inail inferiore al 17 per cento”. Vi è quindi il rischio concreto, concludono i sindacati, che “migliaia di persone, vedendosi negare un proprio diritto, non potranno beneficiare dell’importante strumento, nato dal confronto sindacale con il governo e inserito nel Verbale di sintesi sottoscritto il 28 settembre 2016”.