Dieci anziani fra i 78 e i 97 anni, undici letti per tre camere e un solo bagno, delle condizioni igienico sanitarie inutile dire: questa la casa di riposo clandestina, l’ennesima, che i carabinieri hanno scoperto a Rocca Priora, alle porte di Roma.

“Ancora una casa di riposo clandestina. Ancora maltrattamenti ad anziani soli, indifesi e non autosufficienti. Ancora aguzzini che guadagnano sulla pelle delle persone più fragili e più deboli”. Questo il commento, durissimo, di Carla Cantone, segretaria generale dello Spi Cgil. “È ora di dire basta – prosegue la dirigente sindacale –. C’è bisogno di un risveglio collettivo per far emergere tutte quelle strutture residenziali che non sono a norma, che non svolgono correttamente la propria funzione e che approfittano della condizione di indigenza degli anziani offendendo e calpestando la loro dignità”.

“Ci rivolgiamo alle istituzioni – prosegue Cantone – affinché mettano fine a questa piaga avviando un’attività di controllo a tappeto su tutto il territorio nazionale. Ma ci rivolgiamo anche ai familiari, agli operatori, alla cittadinanza chiedendo loro di vigilare di più e di segnalare alle autorità competenti l’esistenza di case di riposo clandestine e di tutte quelle dove gli anziani vengono maltrattati e abusati”.

“Le strutture residenziali – conclude – devono essere strutture aperte ai controlli e alle visite di parenti e di esterni e devono diventare luoghi dove gli anziani possano vivere un’esistenza il più possibile dignitosa e serena. Ne va di mezzo la civiltà del nostro paese”.