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Gli anziani si mantengono informati attraverso la televisione, l’86% la guarda tutti i giorni; 1 su 4 legge il giornale ogni giorno e il 27% ama la radio. Il 39% dichiara di aver bisogno di più informazione su temi come salute, attualità, cultura e il 30% è disponibile a partecipare ad iniziative per soddisfare il fabbisogno informativo. Sono alcuni dei dati dell’indagine promossa da Auser Nazionale sui fabbisogni formativi degli over 65 che verranno presentati oggi nell’ambito dell’VIII edizione della Città che apprende che si terrà a Firenze oggi e domani.
Nel suggestivo scenario del Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti, in piazza SS. Annunziata 12, l’Auser terrà l’evento che a cadenza biennale dedica alla cultura ed alla educazione degli adulti come strumento di cittadinanza e di integrazione sociale. Dopo gli appuntamenti di Roma, Bologna, Napoli, Milano, Venezia, Genova e Palermo, l’edizione di quest’anno dal titolo: “Conoscere insieme, vivere il cambiamento”, si concentra sui temi legati ai fabbisogni formativi in età adulta e anziana in una società che sempre più invecchia e sempre più velocemente cambia.
Sono quasi 500 le Università popolari e Circoli culturali Auser diffusi in tutto il Paese che ogni anno coinvolgono oltre 100.000 partecipanti. Corsi, conferenze, laboratori, visite culturali, il desiderio di apprendere degli anziani non si arresta. “Per gli adulti ed ancora di più per gli anziani, l’educazione continua rappresenta uno strumento fondamentale per non rimanere indietro, per non restare esclusi –sottolinea il presidente nazionale Auser Enzo Costa – Tutta la rete della cosiddetta “educazione non formale” rappresentata da università popolari e circoli culturali può fare moltissimo. Le persone che frequentano i nostri corsi, vogliono riprogettare la propria vita, ritrovare nuove motivazioni, nuovi slanci per vivere la propria vita in modo pieno e consapevole. Con il cambiamento demografico in atto, apprendere da adulti e da anziani non è più una scelta ma una necessità”.
Una seconda ricerca sull’alimentazione degli anziani dal titolo “Pensa a cosa mangi”, verrà presentata il 14 ottobre. L’Auser e lo Spi Cgil hanno deciso di mettere il naso nel piatto degli anziani ed esaminare cosa e come mangiano, quali sono le loro abitudini, quanto ha inciso la crisi economica nelle abitudini alimentari. Ciò che emerge deve far riflettere con il 17,7% delle persone intervistate che dichiarano di aver patito una diminuzione in quantità e qualità dei pasti giornalieri. Una crisi che ha colpito di più fra gli over 75.