In una regione come le Marche, il cui indice d'invecchiamento è tra i più alti in Italia (23,7%, contro una media nazionale del 21,7), la non autosufficienza è un fenomeno destinato a crescere, anche in conseguenza del positivo aumento dell’aspettativa di vita, e a diventare un'autentica emergenza sociale. Ad oggi, nel nostro territorio, si stima siano presenti circa 71.000 persone non autosufficienti; di queste, 50.835 usufruiscono dell’indennità d'accompagnamento (per l’84% anziani), e 8.192 sono ospitati in strutture residenziali (case di riposo, case alloggio, residenze protette, rsa)". Così i sindacati dei pensionati marchigiani in un comunicato unitario.
"Pur apprezzando l’impegno della regione per il ripristino dei fondi per i servizi sociali e socio-sanitari, non possiamo sottacere che le risorse attualmente destinate alla non autosufficienza, peraltro ridotte rispetto a quelle spese nel 2014, sono assolutamente insufficienti a far fronte a bisogni delle persone e delle famiglie in crescita. Poi resta aperta la questione del fondo regionale di solidarietà, con cui dovranno essere coperti gli aumenti di compartecipazione degli utenti (o dei comuni) al costo dei servizi residenziali e semiresidenziali, in applicazione dei nuovi criteri approvati dalla regione, ma non ancora operativi. Non è chiaro se il fondo potrà essere finanziato e quante risorse potrà avere in dotazione. Anche per questo, ci riuniremo la settimana prossima per valutare le necessarie iniziative da adottare", concludono Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil.