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“Quanto si è verificato all'interno della struttura di riabilitazione Padri Trinitari di Venosa non solo è inaccettabile e vergognoso. Si tratta di fatti gravissimi, oggetto di inchiesta giudiziaria, commessi proprio da parte di chi avrebbe dovuto assicurare assistenza e cura a soggetti deboli e indifesi. Faremo tutte le verifiche del caso e, qualora risultassero coinvolti lavoratori iscritti alla Cgil, provvederemo alla loro immediata espulsione”. Lo afferma in una nota il segretario generale della Cgil della Basilicata, Angelo Summa, a proposito delle gravissime condotte riscontrate nella struttura per anziani.
“Questa vicenda pone ancora una volta in evidenza la centralità del tema su come rafforzare i livelli di controllo nelle strutture sanitarie pubbliche e private della nostra regione – prosegue Summa – attraverso autorizzazioni e accreditamenti che non siano limitati alla mera verifica formale di requisiti tecnici e organizzativi. Il punto vero – continua – è l'individuazione di standard e indicatori di risultato che guardino alla salvaguardia dei diritti degli utenti. Non basta avere la porta antincendio e l'ascensore, non è questo che si intende quando si parla di standard. È questa la vera e impellente sfida per assicurare servizi e assistenza degni di un paese che si riconosca civile – conclude Summa – guardando in primo luogo ai più deboli, a coloro che da soli non hanno voce alcuna”.