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L’estate è iniziata, il pericolo degli incendi incombe, ma per la tutela dell’ambiente in Puglia non ci sono fondi. Sono infatti scaduti il 30 giugno scorso i contratti di circa 300 lavoratori in somministrazione (di cui la metà a Lecce), addetti appunto al servizio antincendio, con l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif). A lanciare l’allarme i sindacati regionali e di categorie (per la Cgil, la Flai e il Nidil), che hanno convocato per oggi (lunedì 11 luglio), alle ore 17, una manifestazione a Bari davanti alla sede della Regione (una prima protesta si è svolta giovedì 7 a Lecce, davanti alla Prefettura).
“A oggi non ci è stato comunicato il fabbisogno occupazionale né la manodopera aggiuntiva rispetto all’organico in forza all’Arif” spiega il segretario generale della Flai Cgil regionale Giuseppe Deleonardis: “La mancanza di finanziamenti aggiuntivi rischia di creare difficoltà operative. Rispetto agli anni precedenti si intende operare con 600 unità, insufficienti per garantire la tutela e la salvaguardia del nostro prezioso patrimonio boschivo. Il tutto significherà più lavoro e meno sicurezza per chi opera e maggior rischio per le aree verdi”. Deleonardis, infine, chiede “atti che, a fronte dei circa 250 tra inidonei e operai andati in pensione, consentano all’Arif la possibilità di integrare gli organici, organizzando al meglio i servizi antincendio”.
Obiettivo della mobilitazione è sollecitare il presidente della Regione Michele Emiliano e il neo-commissario dell'Arif Domenico Ragno di mettere a disposizione delle varie sedi provinciali le risorse necessarie per integrare il personale, in perenne carenza di organico. Una possibilità però sembra aprirsi: lunedì 18 luglio il Consiglio regionale sarà chiamato a discutere e approvare una variazione di bilancio dell’Arif, che potrebbe appunto prevedere la copertura finanziaria per procedere all’assunzione del personale interinale.