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Oggi alle 10 manifestazione dei 165 lavoratori dell’AnsaldoBreda di Carini (Pa) sotto la presidenza della Regione Sicilia a Palermo. Partecipano anche i lavoratori attualmente in “trasferta” nelle altre sedi italiane. Fiom, Fim e Uilm hanno indetto la mobilitazione preoccupati per le prospettive industriali e occupazionali dello stabilimento. Lavoratori e sindacati sono in allarme: all’ultimo incontro romano la società ha illustrato il piano industriale relativo a tutti gli stabilimenti e il sito palermitano è l’unico rimasto fuori dagli investimenti malgrado gli impegni presi in precedenza in sede ministeriale.
Nei giorni scorsi Fiom, Fim, e Uilm per impedire la possibile dismissione del sito hanno spedito una lettera al Mise, al presidente della Regione, ai deputati e senatori eletti a Palermo, ai capigruppo all’Ars e ai presidenti delle commissioni parlamentari, in cui si chiede a istituzioni e partiti un impegno concreto per assicurare il rilancio della fabbrica di Carini all’interno del settore delle costruzioni di materiale rotabile.
"Abbiamo chiesto la convocazione di un tavolo al ministero per lo Sviluppo economico con Finmeccanica e Ansaldobreda". In preparazione del tavolo dicono i segretari di Fiom, Fim e Uilm Francesco Piastra, Ludovico Guercio e Vincenzo Comella, "ci attendiamo dal presidente Crocetta una riunione preparatoria presso la presidenza della Regione. La nostra lettera è rimasta senza esito: nessuno ha risposto al nostro appello. Oggi facciamo questo sit-in per sollecitare le istituzioni. Dai partiti aspettiamo adeguate risposte per assicurare al sito di Carini investimenti necessari per mantenere la fabbrica nell’ambito del gruppo”.
Mentre per gli stabilimenti di Pistoia, Reggio Calabria e Napoli sono stati annunciati 40 milioni in tutto per il riorganizzazione degli stabilimenti e il lancio di nuovi prodotti, per Palermo non è stato previsto niente. “L’azienda - osservano i segretari di Fiom, Fim e Uilm Palermo - sta disattendendo l’accordo sindacale fatto a gennaio. La prevista graduale assegnazione a Palermo della commessa Trenitalia per 33 carrozze ancora non è stata completata: solo 17 carrozze sono state assegnate e non tutte ancora conferite. Il mancato rispetto del contratto produttivo non consente di tenere occupati tutti i dipendenti”.
E aggiungono: “La decisione dell’AnsaldoBreda di non saturare la forza lavoro dello stabilimento, unitamente alla mancanza di un piano di investimenti, lascia presagire una progressiva dismissione del sito. Tale scelta è inaccettabile, in considerazione anche del fatto che la società ha in portafoglio numerose commesse che possono garantire il peno impiego dei lavoratori nei vari stabilimenti, rendendo addirittura necessarie nuove assunzioni. E che nei prossimi anni si prevede un incremento degli appalti con opportunità di lavoro nei segmenti produttivi nei quali è specializzata AnsaldoBreda”.