Alle 14 di oggi (19 giugno) si sono chiusi i seggi in Ansaldo Energia per votare la proposta di accordo integrativo presentata dall’Azienda e sostenuta da Fim e Uilm. "Tra le tante ipotesi contenute nel nuovo contratto - informa la Fiom di Genova in una nota - c'era la mancata corresponsione del premio di risultato alle donne in maternità, a quelle che allattano o a chi usufruisce della legge 104 per assistere familiari in situazioni di disabilità". Con 1048 voti contrari e 678 favorevoli, informa sempre la Fiom, lavoratrici e lavoratori hanno detto no a questa proposta. Per i sindacato dei metalmeccanici Cgil si tratta di una "grande vittoria dei diritti" e di una "gran bella pagina di democrazia sindacale".
"La richiesta di Ansaldo Energia - prosegue la Fiom - si colloca nel solco della limitazione dei diritti delle persone e va di pari passo con la volontà del Governo di permettere il licenziamento senza alcun limite, il controllo a distanza dei lavoratori, la discriminazione dei lavoratori disabili, ecc. La Fiom Cgil continua la sua battaglia per difendere diritti che in un paese che si definisce civile non dovrebbero essere quotidianamente messi in discussione. La Fiom Cgil è orgogliosa del voto dei lavoratori e forte di questa vittoria chiede all’Azienda di ritornare in sede di contrattazione per trovare insieme una soluzione nell’interesse dell’azienda ma che non leda i diritti dei dipendenti".
Ansaldo Energia, vincono le donne e i diritti
Con 1048 voti contrari e 678 favorevoli i lavoratori bocciano la proposta di contratto integrativo che non dava il premio di risultato a donne in maternità o in regime di legge 104
19 giugno 2015 • 00:00