“Flexicurity? Parliamone ma il sistema italiano ha funzionato”. Intervistato da Il Giornale che all’argomento “mercato del lavoro” dedica oggi più pagine (intervistando anche imprenditori e professori, come Ichino e Tiraboschi), Luigi Angeletti sottolinea che il modello nordico ha costi notevoli e si scontra con la realtà del nostro paese, sopratttutto con quella del Mezzogiorno, “quando si parla di mobilità bisognerebbe ricordare che c’è quella da un posto di lavoro all’altro, ma conta soprattutto quella da un territorio all’altro”. E sul reddito minimo il segretario generale della Uil dice: “Sarebbe una catastrofe per il bilancio dello Stato. Ma anche se si trovassero i soldi, sarebbe negativo per il mercato del lavoro”.
Angeletti, reddito minimo, no grazie
26 gennaio 2012 • 00:00