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Quattro giorni di incontri, assemblee, attività di informazione nelle campagne. È questo l’obiettivo della campagna della Flai Cgil nazionale #ancoraincampo in programma a Taranto dal 24 al 27 luglio, giorni durante i quali autorità istituzionali e rappresentanti sindacali della Romania, della Bulgaria e del sindacato macedone con la Flai di Taranto daranno continuità ed implementeranno il percorso di collaborazione che la categoria del capoluogo jonico ha avviato con diversi sindacati Europei del settore agricoltura negli ultimi due anni e che si colloca nell'ambito della strategia Flai di tutela dei lavoratori migranti e stagionali dell'agricoltura.
La campagna #ancoraincampo si svolge anche nell'ambito del progetto europeo Raise Up sulle migliori iniziative dei sindacati per il contrasto del lavoro irregolare in agricoltura di cui Flai nazionale è capofila. I lavoratori di nazionalità rumena rappresentano la comunità straniera più numerosa che vive in Puglia – circa 35 mila tra uomini e donne – e anche quella maggiormente impiegata in agricoltura, con 17.300 lavoratori censiti negli elenchi Inps. A loro si rivolge il progetto che vede insieme la Flai Cgil e il sindacato più rappresentativo del paese balcanico, Fratìa, che va sotto il titolo di “Due nazioni. Unica tutela”: un’intesa politica per tutelare i cittadini rumeni che lavorano nell’agroindustria, 115 mila in Italia su una comunità di 1,2 milioni di persone.
La Flai Cgil cerca di costruire ponti che si reggono sui diritti dei lavoratori e degli uomini, diritti universali, rispetto dei contratti, lotta allo sfruttamento e all’illegalità, attraverso l'applicazione di norme e leggi come la legge del 29 ottobre 2016, n. 199 “Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura”. Ricco il programma di appuntamenti della delegazione, composta da rappresentanze diplomatiche del Consolato romeno in Puglia e dell’Ambasciata di Romania in Italia; Fnsz (sindacato bulgaro); Agrofratia (sindacato romeno); Agrosindikat (sindacato macedone); segreteria nazionale Flai.
Si inizia il 24 con un incontro in Prefettura, a seguire visita al museo archeologico nazionale Marta di Taranto, e nel pomeriggio alle 18.30 assemblea a Castellaneta nella Camera del Lavoro. Mercoledì 25 si inizia all’alba con un’assemblea sempre a Castellaneta, prima in un’azienda che produce uva biologica e poi nei magazzini di confezionamento del prodotto. Alle ore 11 si terrà la conferenza stampa nella Camera del lavoro di Ginosa alla presenza tra gli altri anche del segretario generale Flai Cgil nazionale Ivana Galli, per l'apertura di un infopoint. Si tratta di un totem che grazie alla presenza di personale e mediatori culturali a disposizione dei lavoratori offre servizi e informazioni contro sfruttamento, caporalato, dumping, falsi distacchi, incrociandosi con le attività della Flai di Ginosa. Rappresenterà dunque un punto di riferimento per tutti i lavoratori rumeni che, usufruendo delle indicazioni che esso mette a disposizione, potranno conoscere i loro diritti definiti dal contratto collettivo, dalle leggi italiane, in particolare la legge 199/2016, e tutti i riferimenti utili a poter contattare le nostre sedi nel caso abbiano bisogno di far valere le loro ragioni. Il totem diventa così un ulteriore strumento rivolto ai lavoratori che aiuta le azioni del sindacato di strada già mirate al contrasto dello sfruttamento e del caporalato nelle nostre campagne. Alle ore 15.30 a Massafra la delegazione visiterà lo stabilimento della birra Heineken, eccellenza del territorio tarantino non solo per la gestione organizzativa del lavoro, ma anche esempio di ottime relazioni sindacali.
“Mentre c’è chi al governo pensa a reintrodurre strumenti come i voucher – dichiara il segretario generale della Flai Cgil Taranto Lucia La Penna – noi invece vogliamo aiutare gli operai agricoli a denunciare le condizioni di sfruttamento del lavoro, informando i braccianti impegnati nella stagione delle grandi raccolte e della trasformazione dei prodotti ortofrutticoli che raggiungeranno i mercati di tutta l’Italia e l’Europa. Mentre loro puntano a sabotare una legge di civiltà come la 199 del 2016 di contrasto al caporalato, noi dall’alba siamo in giro per le campagne del tarantino a fare sindacato di strada, a far conoscere ai lavoratori italiani e stranieri, che magari hanno anche qualche difficoltà con la lingua e la conoscenza dei contratti, quali sono i loro diritti, i salari previsti dal contratto, le opportunità di denuncia offerte dalla 199”.