Enzo Angelini, 60 anni, operaio dell'amministrazione provinciale di Siena, era stato travolto da un‘auto il 6 luglio scorso mentre lavorava lungo la SR2 Cassia, impegnato nel segnalare un senso unico alternato per consentire gli interventi di manutenzione sulla strada. Purtroppo, a distanza di una decina di giorni, a causa delle gravi ferite riportate, è deceduto all’Ospedale Le Scotte di Siena. Ne dà notizia la Cgil Siena, che esprime “vicinanza alla famiglia” dell'operaio morto sul lavoro.
“In provincia di Siena, dall'inizio dell'anno, sono ben quattro le persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro, 25 in Toscana, per non parlare di tutte quelle riscontrate, purtroppo ogni giorno, a livello nazionale, dato drammaticamente in rialzo rispetto all’anno scorso”, ricorda la Cgil senese, che sottolinea come non sia “più rinviabile un piano di investimenti su prevenzione e formazione. Questa tragedia va fermata”.
Per il sindacato “gli incidenti sul lavoro sono anche il frutto di politiche che hanno ridotto i diritti e le tutele dei lavoratori, mettendoli sotto ricatto occupazionale e facendoli vivere nella precarietà, e più in generale sono il risultato della mancanza di misure che spingano verso un‘innovazione che faccia perno sulla qualità dei processi e dei prodotti e che non rechi pregiudizio alle condizioni e alla dignità delle persone. In particolare le imprese, a partire da quelle che innovano, devono farsi carico del rispetto delle norme e del pieno coinvolgimento dei lavoratori nei processi organizzativi”.
“Esprimiamo grande rabbia per l’ennesima morte sul lavoro e vicinanza alla famiglia della vittima - scrivono in una nota Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana) e Alice D’Ercole (segretaria generale Fp Cgil Toscana) - La questione della sicurezza sul lavoro riguarda ogni settore, anche il pubblico: nessuno è al riparo. La lotta agli incidenti sul lavoro deve essere una priorità per tutti, urgono investimenti su formazione e prevenzione per dare dignità e sicurezza a chi lavora. Facciamo appello alla politica e alle imprese: fermiamo questa strage”.