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“Il governo assicurerà la copertura della cassa integrazione per i lavoratori che oggi restano scoperti dagli ammortizzatori. Una misura che risponde a un'emergenza generata dal Jobs Act nell'attesa di una riorganizzazione generale delle misure di sostegno al reddito che sarà realizzato in legge di bilancio, dove metteremo fine alle distorsioni che il Jobs Act stesso ha generato in questi anni”. Questa la dichiarazione del ministro del Lavoro Luigi Di Maio al termine dell'incontro con i sindacati sul rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, convocato dopo il presidio dei lavoratori metalmeccanici organizzato lunedì 24 settembre davanti al Mise.
L'intervento di rifinanziamento della cassa integrazione per cessazione di attività e per procedure concorsuali sarà contenuto nel decreto urgenze (il decreto per Genova), come riferito dai segretari generali di Fim, Fiom e Uilm all'uscita dall'incontro presso il ministero dello Sviluppo economico. Il decreto – hanno riferito ancora i sindacati – verrà emanato entro ottobre e alle aziende beneficiarie verranno poste due condizioni: che non ci siano licenziamenti e che ci sia la ripresa delle attività.
“Nell’incontro di oggi il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha confermato l’impegno di reintrodurre la cassa integrazione per cessata attività attraverso il decreto di urgenza in discussione in queste ore. Sì è inoltre impegnato a garantire continuità ai programmi in corso di riorganizzazione e ai contratti di solidarietà con un intervento entro il mese di ottobre, prima della legge finanziaria”. Lo ha detto Francesca Re David, segretaria generale della Fiom Cgil, al termine dell’incontro al Mise.
“Il ministro ha espresso la disponibilità a un confronto su misure non solo legate all’emergenza e che vanno ricomprese nella Finanziaria del 2019 in discussione nelle prossime settimane. E infine si è reso disponibile ad avviare un tavolo di confronto sulle politiche industriali nei vari settori produttivi”, ha aggiunto la segretaria Fiom, che a margine dell’incontro ha sollecitato una risposta urgente per imprese e settori di Genova coinvolti dal dramma del crollo del ponte che non avrebbero accesso agli ammortizzatori.
“Oggi abbiamo avuto delle prime risposte importanti sulle emergenze di queste ore e abbiamo l’impegno a un percorso che dovrà individuare soluzioni universali che garantiscano la salvaguardia dell’occupazione e del tessuto industriale. Naturalmente verificheremo strada facendo la realizzazione degli impegni presi dal governo”, conclude Re David.