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"Amministratori sotto tiro". È questo lo slogan scelto per la marcia organizzata da Avviso Pubblico e in programma venerdì 24 giugno a Polistena, in provincia di Reggio Calabria, il Comune in cui il giovane sindaco è stato oggetto di minacce e intimidazioni pesanti. La marcia partirà alle ore 11.30 e parteciperà anche la Cgil. "Saremo presenti, con una nostra delegazione, a fianco dei tanti sindaci e amministratori che lottano coraggiosamente contro la criminalità organizzata, per ribadire e confermare il nostro supporto e l'impegno nel contrasto a tutte le mafie e all'illegalità". Con queste parole la Cgil ha comunicato lo scorso 20 maggio la formale adesione all'iniziativa, che assume un valore particolare anche alla luce dell'attentato subito il 17 maggio dal presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci.
Alla mobilitazione ha aderito anche la Fp Cgil. “Da molti anni, quasi quotidianamente, - spiega la categoria dei lavoratori dei servizi pubblici della Cgil - in Italia si succedono fatti criminosi contro rappresentanti delle istituzioni, cittadine e cittadini, la cui unica colpa è quella di amministrare il territorio sottraendo spazi all'illegalità e al malaffare, facendo il proprio dovere nei confronti della collettività, mettendoci sempre grande impegno, onestà e senso di responsabilità”.
L'impegno che la Cgil porta avanti sulla legalità dura da tempo. Lo scorso 11 giugno proprio nel cuore del Parco dei Nebrodi, a Cesarò, si è tenuta una manifestazione di solidarietà ad Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, e per la legalità organizzata da Cgil Cisl e Uil siciliane e messinesi alla quale ha preso parte la segretaria nazionale Cgil Gianna Fracassi. Una testimonianza pubblica e concreta di impegno perché la cultura della legalità non si alimenta con le parole ma con i fatti, con gesti concreti come le scelte di campo difficili e coraggiose che vanno anche ricordate e rinnovate, per rigenerarne la forza e la portata.
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Sotto l'attacco della criminalità organizzata ci sono anche tanti sindacalisti che si battono per il rispetto dei diritti dei lavoratori. Sono degli scorsi giorni le pesanti minacce subite dal responsabile legalità della Cgil siciliana, Dino Paternostro, che (insieme al giornalista di Repubblica, Salvo Palazzolo), è stato insultato dal genero di Totò Riina, Tony Ciavarello, per uno articolo scritto e postato la cronaca dell’inchino della vara di San Giovanni Evangelista davanti alla casa di Totò Riina e Ninetta Bagarella, in via Scorsone, 24 a Corleone.