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“Dai dati in nostro possesso, si può affermare con soddisfazione che lo sciopero dei lavoratori Sky di Roma del 25 marzo, con la coda odierna del personale amministrativo, è perfettamente riuscito, con un'adesione media dell'80% e con le trasmissioni del Tg andate in onda in forma ridotta durante tutta la giornata”. Così, in una nota, Dino Oggiano e Stefano Cardinali, segretari della Slc Cgil di Roma e del Lazio.
“Lo sciopero della sede romana di Sky, proclamato in contemporanea con quello dei giornalisti e come articolazione territoriale delle azioni di lotta proclamate a livello nazionale – continua la nota – è stato indetto per protestare contro l’insensato piano riorganizzativo dell'azienda che punta a chiudere la sede romana, con oltre 200 licenziamenti e oltre 300 trasferimenti. Se a questo si aggiunge che la dirigenza di Sky ha precluso al sindacato ogni forma di discussione e di confronto che andasse oltre la supina accettazione delle proposte aziendali per favorire l'uscita degli esuberi e dei trasferiti, si capisce la gravità della situazione”.
Per queste ragioni, concludono i due sindacalisti, “è evidente che queste giornate di lotta rappresentano un ulteriore passaggio nel percorso più ampio della mobilitazione di carattere nazionale, che ha come obiettivo il ritiro dei licenziamenti annunciati e la cancellazione del progetto di chiusura della sede romana”.