Il coordinamento Alstom Fim, Fiom e Uilm ha proclamato otto ore di sciopero per martedì 27 settembre, da effettuarsi in tutti gli stabilimenti del gruppo.
"La mobilitazione si è resa necessaria – denunciano le tre sigle sindacali – per la posizione intransigente da parte dell'azienda, in merito al piano di riorganizzazione industriale, che prevede esuberi e trasferimenti, e penalizza in particolar modo la realtà di Sesto San Giovanni, soprattutto, ritagliando un ruolo discutibile e nebuloso di service, e spostando le produzioni altrove, malgrado le commesse vinte. Produrre a Sesto San Giovanni è una condizione indispensabile per assicurare la sopravvivenza del sito produttivo".
“Nei confronti dei primi trasferimenti, l'azienda ha preferito fare da sola, senza alcun accordo sindacale – afferma Mirco Rota, segretario generale della Fiom Lombardia –, ma cercando soluzioni con i lavoratori coinvolti. Da parte nostra, non possiamo rimanere a guardare. Continuiamo la mobilitazione, anche rispetto a problemi importanti e ancora irrisolti, a cominciare dal fatto che la multinazionale non ha ancora deciso dove realizzare i treni della commessa pubblica appena acquisita. Ci rivolgeremo nuovamente alle regioni, perché non si possono vincere gare pubbliche, chiedere finanziamenti pubblici e non tenere il lavoro negli stabilimenti italiani. Questo è davvero inaccettabile per noi. Chiediamo un intervento da parte delle regioni interessate a questa gara e anche ai territori che comunque hanno stabilimenti Alstom”.