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Si è concluso con la conferma del presidente uscente Gino Rotella il quarto congresso nazionale dell’Alpaa che si è svolta a Scilla, in provincia di Reggio Calabria. Il dibattito della due giorni (22-23 novembre) ha evidenziato soprattutto il ruolo dell’agricoltura e della Pac per la rinascita delle aree interne e per la politiche di inclusione dei migranti (qui la relazione di Rotella). L’esperienza dell’Alpaa, nel tempo, “ha rappresentato e continua a rappresentare il mondo delle figure miste e dei piccoli produttori, ai quali prima nessuna delle altre associazioni di categoria rivolgeva attenzioni e tutele, assumendo l’impegno di portare le loro richieste e i loro bisogni all’attenzione delle istituzioni e dei consumatori”, si legge in una nota dell’organizzazione.
“Così com’è già successo in questi anni nel lavoro che l’Alpaa ha portato avanti per la gestione e la valorizzazione dei beni confiscati dalla mafia – prosegue il comunicato – obiettivo dei prossimi anni sarà quello di affrontare il tema delle aree interne che sono penalizzate e che via via si stanno spopolando destinando le stesse a divenire sempre più marginali”. Durante i lavori è stato a gran voce ribadito che il rapporto tra migrazioni, agricoltura e aree rurali, con l’intervento delle istituzioni locali, può rappresentare una concreta opportunità di integrazione sociale e di sviluppo del territorio, specialmente per quelle marginali.
“Ciò richiederà una maggiore determinazione nella gestione della Pac, orientando idonee risorse alla costruzione di nuove identità delle aree interne mediante l’attuazione di strategie integrate e approcci multisettoriali per promuovere investimenti, attività autonome, innovazione, occupazione e inedite politiche agricole e rurali”. A tal fine, l’Alpaa “si impegnerà a costruire progetti che valorizzeranno le aree interne, sperimentando su realtà già esistenti quale quello di Riace, modelli di accoglienza e inclusione basati sullo sviluppo dei territori delle aree interne cercando di dare risposta a chi viene in Italia per cercare nuove opportunitaà di vita migliore senza demonizzare i migranti”.
Ha detto nel suo intervento conclusivo la segretaria generale della Flai Cgil Ivana Galli: “Il lavoro cambia l’agricoltura e l’agricoltura cambia il paese. Una buona politica può permettere una buona gestione della Pac; promuovere progetti che valorizzeranno le aree interne su modelli esistenti come quello di Riace permetterà di costruire un modello di inclusione e accoglienza stabile e cooperativo, fatto di relazioni umane durevoli, fondate su nuove economie che gioverebbero all’intero Paese. Alpaa per fare questo deve continuare a promuovere sistemi di reti che integrano le diverse realtà per valorizzazione sì le aree interne, ma anche per promuovere una produzione sostenibile che valorizzi una capacità produttiva competitiva con altri Paesi europei fondata sui principi della legalità”.