“Quello firmato con Exprivia è un buon accordo, che assicura i posti di lavoro alle condizioni quasi simili a quelle che gli operatori del call center avevano in Almaviva. In tal modo, saranno azzerati i trasferimenti a Rende. L'accordo dà continuità al lavoro e riconosce i diritti di cui i lavoratori godevano, compreso l'articolo 18. Questo crea il presupposto perché l'intesa sia da esempio per i prossimi cambi cambi d'appalto nei call center”. È quanto dichiara il segretario Slc Cgil Palermo, Maurizio Rosso, dopo la firma dell'accordo al Mise per i 297 lavoratori Almaviva dell'ex commessa Enel a esaurimento, che entro il 5 dicembre saranno assunti da Exprivia.
“È chiaro – aggiunge il dirigente sindacale – che tutto questo deve essere il punto di partenza per iniziare a ragionare di politiche industriali, affinché si creino prospettive di occupazione e si dia soprattutto seguito a tutte quelle azioni che finalmente permetteranno di regolamentare il settore: appalti al massimo ribasso, fondo strutturale, inasprimento delle sanzioni per i committenti. E perché si avvii una politica di sviluppo, ricerca e formazione per un comparto che potrebbe diventare strategico per tutto il Paese”.
“Chiediamo – conclude il sindacalista – che comuni, regioni e governo centrale creino quegli elementi per dare, da qui in avanti, tranquillità a questi lavoratori, che fino a oggi hanno sempre perso salario e certezza occupazionale. Esiste una grande professionalità nel settore che deve esser conservata e sviluppata, soprattutto per metterci al passo con i lavoratori dei call center di tutta Europa. È inammissibile che un lavoratore di un call center d' Europa guadagni il doppio di un lavoratore di call center italiano. E questi livelli si possono raggiungere soltanto se si costruisce una politica industriale per il settore”.