“Incontri al ministero dello Sviluppo economico anticipati e poi rinviati; una società, controllata dalla Cassa depositi e prestiti, che acquista il 5% di Almaviva do Brasil; un verbale di accordo sull’intero settore, conseguenza di un inaccettabile ricatto occupazionale, che colpisce i lavoratori di Napoli (che prevede cassa integrazione straordinaria, tagli al salario e al tfr, controllo a distanza). Un quadro preoccupante, che le istituzioni danno del loro modo di affrontare la vicenda Almaviva e il settore delle telecomunicazioni”. È quanto dichiara Marco Del Cimmuto, segretario nazionale Slc Cgil.
“Si continua a non affrontare i veri problemi del settore e si scaricano colpevolmente sulle spalle dei lavoratori le conseguenze dei comportamenti dei committenti e di una palese inadeguata regolamentazione dei contact center da parte del Governo e del Parlamento. Ancora una volta, anziché intervenire per favorire una competizione sana, che favorisca uno sviluppo virtuoso fondato su qualità, innovazione e investimenti, si preferisce assecondare una ricetta vecchia e sbagliata, fondata sul taglio dei diritti, a partire da quello costituzionale, per una giusta retribuzione che assicuri un’esistenza libera e dignitosa. Una situazione inaccettabile, l’ulteriore passo nella direzione del lavoro privato della dignità, una deriva pericolosa che rischia di far arretrare l’intero Paese, contro cui è necessario opporsi attivando tutte le iniziative necessarie”, conclude il dirigente sindacale.