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"Si è tenuto oggi l’incontro con la Regione Lazio per fare il punto sul piano straordinario Almaviva, destinato alle lavoratrici e ai lavoratori che sono stati licenziati dall'azienda". Ne dà notizia la Cgil di Roma e del Lazio.
"L'assessore Valente - continua la nota - ci ha informato che il percorso è in pieno svolgimento e che la fase amministrativa si chiuderà entro il 31 maggio. Il patto di servizio è stato firmato da oltre 1300 persone e chi si è recato nei Centri per l’Impiego ha potuto scegliere se orientarsi verso la ricerca di un lavoro subordinato o verso l’autoimprenditoria. Ci è stata anche comunicata la pubblicazione dei primi bandi che stanziano 8 milioni di euro di bonus regionale per i datori di lavoro che assumano chi è inserito in un percorso di politiche attive".
Per la Cgil, però, si tratta di uno stanziamento "insufficiente perché copre solo 1000 disoccupati che troveranno un lavoro a tempo indeterminato (8000 euro a imprenditore). "Cosa accadrà alla fine del progetto - si chiede il sindacato - alla percentuale che invece non avrà trovato ricollocazione? La proposta che abbiamo avanzato è di costituire un bacino per poter mettere a frutto l’esperienza che questi lavoratori per primi in Italia hanno fatto".
La Regione si è impegnata a emanare ulteriori bandi qualora ce ne fosse bisogno e a risolvere le anomalie e la disorganizzazione rilevate nei centri per l’impiego migliorando la comunicazione tra la Regione stessa, ANPAL, ANPAL servizi e Centri per l’Impiego. "Sarà nostro compito conclude la Cgil - verificare che effettivamente questi ultimi vengano messi nelle condizioni di operare e a tal fine abbiamo già chiesto insieme a Cisl e Uil un incontro con la Regione e la Città metropolitana di Roma".