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La vertenza Almaviva Palermo non si è conclusa. Ancora oggi 60 lavoratrici e lavoratori palermitani sono in bilico tra il licenziamento e il trasferimento a Rende, perché rimasti fuori dal passaggio della commessa Enel ad Exprivia. “Per questo – dichiara la Slc Cgil Palermo - sollecitiamo le istituzioni territoriali e nazionali affinché si prendano carico di risolvere la vertenza. Abbiamo chiesto nei giorni scorsi un incontro al Mise, al vice ministro Bellanova, al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e al Presidente della Regione Sicilia, Crocetta. E ancora non siamo stati convocati. Non possiamo aspettare oltre: i lavoratori non possono essere tenuti in questa incertezza, tanto più che si è individuato già un percorso per la vertenza di Roma e Napoli. Non capiamo come si possa indugiare ancora sulla vicenda palermitana. Vogliamo evitare che 60 famiglie passino il Natale dimenticati da tutti. I lavoratori palermitani non si arrendono”.
I lavoratori oggi hanno spedito un tweet bombing agli indirizzi di Orlando, Bellanova e Crocetta. #convocazioneMiseSubito #vertenzaAlmavivaExpriviaPalermo #trasferimenti=licenziamenti #maiarRENDErsi”.
Intanto prosegue lo sciopero proclamato per 23 giorni, dal 19 al 10 gennaio, per evitare che vengano licenziati i lavoratori che dovevano trasferirsi il 19 dicembre. I 60 sono rimasti esclusi dalla selezione da parte di Exprivia, che ha scelto tra le candidature presentate per coprire i 297 posti previsti. Le domande arrivate infatti erano più di 300. E se i 60 non si recano a Rende, dove già risultano dipendenti, non presentandosi in servizio saranno licenziati.